E lei mi risponde: “No, io non dico niente al bambino perché è libero di giocare! Tanto a chi ha dato fastidio? Solo al suo cane!”
Sono 3 ore che sta bestia di satana dà il tormento a tutti, ma mantengo una calma che oserei definire zen e non rispondo, poiché rimango assolutamente basita dinanzi a cotanta ignoranza, pensando che dopotutto il mio cane è assicurato, se dovesse disgraziatamente trinciare un dito al bambino non devo sborsare un soldo.
Detto questo, una ragazza di quel tavolo viene a salutare un amico comune al nostro tavolo e la prima cosa che dice è: “Scusate, mi dissocio da ciò che è accaduto prima, l’ho conosciuta stasera e non l’avevo mai vista.”
Lascia un commento