Entra una ragazza un pochino in carne e mi chiede un costume da dea greca in taglia XS.
“Sai, ho un esame all’accademia di make-up e devo vestire la mia modella, il tema è l’antica Grecia.” “D’accordo, vediamo cosa possiamo proporti.” Le mostro una decina di modelli, lei chiacchierando ripete più volte quanto sia magra la modella, infine si innamora di una tunica azzurra e bianca molto particolare.
“Questo ce l’hai in taglia M?” “Sì, ma è bello se sta in figura, se la modella ha una XS in M le sarà grande!” “Vorrei provarlo io perché è proprio bello!” “Se vuoi posso trovarti la L o la XL perché hai molto seno e non credo in M possa starti bene” (non voglio offenderla parlando di peso o altre misure, il seno abbondante è un vanto per cui punto su quello).
“Quanto costa? 39€? No, guarda fammi provare la M!” Le faccio provare la M che le entra a fatica, la cerniera sul retro non si chiude (mancano 15cm abbondanti). Le suggerisco di cambiare taglia ma mi dice: “Bene lo prendo! Così alla modella lo riprendo con una spilla sulla schiena e poi posso riutilizzarlo io, mi basta perdere un paio di chili!”
La guardo mentre va in cassa e penso: “Bene, ma non benissimo.”
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