Parte una filippica sui prezzi sbagliati, sul fatto che imbrogliamo la gente e che facendo così ci mettiamo in tasca chissà quanti miliardi a fine giornata.
Il tutto con tono ovviamente molto arrogante, come se avesse svelato un complotto internazionale.
“GRAZIE E ARRIVEDERCI!”
E sbatto sul bancone l’ultima solitaria monetina da 10 cent.
In tutto ciò il figlio era rosso come un peperone e non sapeva da che parte guardare per l’imbarazzo.
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