Premessa: 4 anni fa avevo da poco iniziato a lavorare in un supermercato che insisteva molto sul “valore aggiunto”, ovvero la tua capacità di vendere al cliente qualcosa in più rispetto a quello che aveva intenzione di comprare, ovviamente sfruttando i 5 secondi che potevi dedicare a tale attività, avendo una montagna di mansioni da terminare.
ebbene, vedo questa signora sperduta davanti alle salse, e le chiedo se le serva una mano:
“buongiorno signora, posso aiutarla?”.
“salve, cerco della senape”.
(era davanti allo scaffale giusto, quindi le domando se cercasse una consistenza o un grado di piccantezza particolari, in modo da poterla consigliare al meglio).
“no, in realtà mi serve in un vasetto di vetro!”.
“ah, forse lei cerca quella di dijon; purtroppo l’hanno ritirata dal mercato quella in vasetto, ma ne ho un’altra qualità in tubetto che le somiglia molto!”.
“no signorina, vede, non mi importa il sapore, mi serve che sia nel vasetto di vetro”.
“posso permettermi di chiederle come mai? è una questione di allergie o altro?”.
“no ecco…. beh, visto che non c’è nessuno qui glielo posso anche dire. mi serve per un rito sciamanico! e sa, è necessario che sia nel vetro perché è un materiale con una grande energia”.
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