Prende il portafoglio della tasca, lo apre e mi fa vedere i suoi soldi.
“Vedi questi? Solo questi servono e li ho, hai visto? Ti servono solo questi.”
Ne prende un po’ e li lancia sulla scrivania e non so quale santo mi ha fatta stare tranquilla.
“Le spiego, a noi le multe arrivano pure 2 mesi dopo e io che garanzia ho se non mi da la carta di credito? Come le pago le multe? O se lei mi riporta il motorino danneggiato e se ne va, come lo aggiusto? È la nostra unica garanzia e se non ce l’ha non posso fare niente.”
“Voglio parlare con il proprietario.”
“Sono la figlia non cambia niente parlare con me o lui, non possiamo esserle d’aiuto. Buona giornata.”
“Cose di pazzi, qua sono tutti pazzi!”
Urlava cose incomprensibili, poi esce fuori sbattendo la porta e davanti ad altri clienti urla:
“Siete sempre stati zingari e adesso all’improvviso la carta di credito, ma guarda sti pezzenti!”
Inutile dirvi che non lo avevamo mai visto.
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