“E voi dove venite trasferiti???” Mi rincuoro, si preoccupa per noi!
“Non veniamo trasferiti ma siamo ceduti insieme al negozio, riapriamo con altra insegna…”
Mi rivedo in cassa tanti anni prima, il primo giorno di lavoro, e trattengo le lacrime perché mi ritorna alla mente la vecchietta che mi porgeva il borsellino con le mentine dentro e una mandorla che scoprivo, poi, essere un confetto ciucciato da lei.
“E no… mi dispiace, ma per comprare i biscotti marchio cooperativa vado nell’altro negozio e non credo ci vedremo più… Be’, un salto per un saluto lo farò”.
“Va bene, ma non si disturbi… Buone cose!” Mai più visto.
Poi è il turno della signora Rita, che ci ha sempre considerati come figli, mi faceva l’orlo ai pantaloni della divisa tanto per capirci.
“Ma allora le voci che sentivo sono vere! Come mi dispiace! Ma voi dove andate?”.
“Purtroppo è così Rita, noi veniamo ceduti all’altra azienda, quindi rimaniamo qui, in questo punto vendita…”.
“Ah va bene allora, ma che azienda è quella?”.
“Ha la sede in Germania, è tedesca”.
“Tedesca? Scordati l’orlo ai pantaloni, non mi vedete più…” gira i tacchi e se ne va.
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