Testimonianza resa come cliente (non sono commessa, ma ho veramente provato della simpatia per loro…)
Entra una signora dopo di me, una commessa le chiede cosa desidera mentre l’altra prepara il mio ordine. Quindi ho tutto l’agio di assistere alla scena.
“Buongiorno, vorrei restituire questa candelina. Non abbiamo avuto occasione di usarla.”
Porge alla commessa una bustina di plastica con dentro una candelina minuscola e un numero 2 di plastica rosa.
“Grazie, ma non doveva disturbarsi, è un omaggio!” Sorridente e gentilissima.
“Capisco, ma sa, ci siamo fatti preparare una decorazione, apposta per la mia nipotina, con il nome e tutto. Molto più bella di questa e non avremo certo occasione di usarla l’anno prossimo, perché ormai i due anni sono andati. Quindi gliela rendo, non mi serve.”
“Beh… Grazie. È molto gentile…”
“Quindi quanto mi rende?!”
“Come quanto le rendo?”
“Sì! Le restituisco il prodotto che non è stato usato, mi aspetto un rimborso!”
“Ma signora, sono un omaggio… Non gliele abbiamo fatte pagare…”
“Beh, ma avranno un valore, no? Io ve le restituisco, credo mi spetti.”
“Signora, le compriamo all’ingrosso. È una cosa che avrà un valore di pochi centesimi, non le vendiamo. Semplicemente le mettiamo dentro a tutte le confezioni di torte di compleanno. Non saprei cosa rimborsarle!”
“Beh veda lei: io ho guardato su internet e sono andata in Paolo Sarpi (nota via milanese in cui ci sono prevalentemente commercianti cinesi) a vedere cosa può costare una cosa simile, secondo me potete tranquillamente ridarmi 2,50€!”
A questo punto la commessa che serve me torna col mio ordine e corre a dare manforte alla collega.
Il batti e ribatti prosegue anche mentre metto via il mio resto e organizzo i miei pacchi con una lentezza sfacciata.
Alla fine una delle due va a chiamare il titolare sul retro e io purtroppo devo proprio uscire onde evitare che mi sgamino (o che la signora braccino-corto cerchi di vendermi una candelina mai usata per 5€).
Non so come sia finita…
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