Nel frattempo si erano fatte le 19:05.
“Eh no! Io ne ho bisogno subito non posso aspettare 7 giorni, mia figlia si laurea in ……” E comincia una serie di discorsi sui voti della figlia, la tesi, la paura, il fatto che viene in treno ecc..ecc..
“Signora, se vuole allora torni domani e magari la collega le sa dare indicazioni maggiori.”
“Ma io lavoro in ufficio non posso perdere tempo.”
19:10.
“Certo signora la capisco, purtroppo però le tempistiche sono quelle e qui abbiamo turni.”
“Eh certo, peró tu sei qui e non servi a nessuno, non poteva esserci lei?”
Mi spazientisco.
“Signora, qui dentro abbiano tutte una specializzazione, oltre ad essere commesse, abbiamo la grafica, la tecnica, la ragazza che fa allestimenti, quella che fa bomboniere e poi ci sono io che sono una balloon artist: ognuna di noi si cimenta poco nel lavoro delle altre.”
“Si comunque io lavoro in ufficio e non torno.”
“Va bene, mi dispiace signora. Vorrà dire che ci rifaremo al prossimo evento.”
19.20
Tranquilli…il giorno dopo, torna…
To be continued.
10 Aprile, 2021 alle 10:38 am
Questa gente così è un incubo!
Esistono solo loro! Mi è capitato quando facevo la bidella: per chiacchierare hanno sempre tempo, fanno tardi davanti scuola, ti urlano in faccia se le chiudi fuori alle 8.40, poi arrivano, ti sbattono pargolo e cartella addosso, manco fossero belen ti firmano l’autografo e se ne vanno lasciando tutto aperto!
Le blocchi, il figlio chi è? La classe, io devo gestire l’entrata, bel frattempo si accoppano i ragazzini… e cominciano ad urlare: eh ma IO DEVO ANDARE A LAVORARE! Alla terza stronza che mi dice così, ho risposto: io invece sono qui s grattarmele, signó! Dai cazzo!! I bambini si sono messi in fila in perfetto silenzio e assetto militare!