Reparto pescheria.
“Buongiorno signora, come posso aiutarla?”.
“Salve, mi da una spigola?”.
“Certo signora. Vuole che gliela pulisco?”.
“Si grazie!!!”.
Nel mentre la vado a prendere per pulirla la signora mi fa:
“Ma cosa le esce dalla pancia?”.
Rassicuro la signora:
“E’ semplicemente la pinna, non è nulla”.
“Sicura?”.
“Certo signora, stia tranquilla”.
“No perché sa una volta mi hanno venduto una spigola che gli usciva il figlioletto dalla pancia e il pescatore mi ha detto di non prenderla perché il figlio sa’ si prende tutto il nutrimento della mamma quindi la spigola poi saprebbe di nulla”.
Alche’ l’ho guardata allibita e dopo qualche secondo le domando con tono ironico:
23 Gennaio, 2020 alle 10:14 pm
Reparto macelleria, banco pieno di ogni cosa: manzo, vitello, maiale, pollo, tacchino e persino carne di cavallo e struzzo. Arriva una signora e comincia a scrutare i vassoi con aria sempre più smarrita:
-posso aiutarla? – le chiedo.
– Ehm, sì… ho preso un pezzo di tacchino la scorsa settimana, ma ora non ne vedo uno uguale…
– Strano, abbiamo sempre i soliti tagli: fesa a fette e ad arrosto , ali, sovraccoscia, cosciotto…
– No, no… non era nessuno di questi…
– Sicura signora?
Poi… come colta da un improvviso lampo di genio, alza la testa, mi guarda, sgrana gli occhi e, con il dito puntato al cielo, mi fa:
– ah ecco, adesso ricordo!!!! Era la spalla!
Tento di non ridere, mi mordo il labbro interno, ormai in bocca avevo il sapore del sangue… ma riesco a pronunciare (serio) queste parole:
– Signora… guardi che il tacchino non è come il maiale… ne ha due di zampette…
– ah, eh, già… mi dia la sovraccoscia…
Prese il fagotto e scomparve.