OGGI IL TELEFONO SUONAVA COSÌ TANTO CHE DALLE SPIE ACCESE PAREVA UN ALBERO DI NATALE… GIÀ LA GIORNATA SI ANNUNCIAVA PESANTE TANT’ È CHE IN PAUSA PRANZO MI CHIAMANO AL CELLULARE (MIO PADRE) E IO RISPONDO:
“DITTA XXXX BUONGIORNO SONO BARBARA”.
E MIO PADRE:
“BUONGIORNO FIGLIA SONO TUO PADRE…”.
ORE 14.30
PRENDO UNA TELEFONATA DI LAVORO:
“LA MACCHINA MI FISCHIA, DEVO CAMBIARE LE SAPONETTE”.
“QUI PARLA L’OFFICINA DITTA XXX”.
“APPUNTO! DEVO CAMBIARE LE SAPONETTE DELLA MACCHINA…”.
… ATTIMO DI PANICO…
SCHIACCIO IL PULSANTE DELLA PAUSA E CHIEDO AIUTO AL PUBBLICO (I MIEI COLLEGHI):
“SCUSATE MA C’È UN TIPO AL TELEFONO CHE VUOLE CAMBIARE LE SAPONETTE DELLA SUA MACCHINA, A CHI LO PASSO?”.
AL CHE LA REAZIONE DEI COLLEGHI È QUELLA DELLE BLATTE QUANDO ACCENDI LA LUCE: SPARISCONO COME I FULMINI.
VABBÈ, MI FACCIO CORAGGIO E RIPRENDO LA TELEFONATA.
“GUARDI, AMMETTO LA MIA IGNORANZA. MA SE NON MI AIUTA QUI LE SAPONETTE ALLA SUA AUTO MICA LE CAMBIAMO…”.
IL CLIENTE, QUASI SECCATO:
“LA MACCHINA FISCHIA”.
IO, FACENDO APPELLO A TUTTO QUELLO CHE HO IMPARATO DAL LIBRO “LA VOCE VERDE DELLA CALMA” (PERALTRO UTILISSIMO NEL NOSTRO CAMPO)… “SE È LECITO SAPERLO, QUANDO FISCHIEREBBE?”.
“QUANDO FRENO”.
“LE PASTIGLIE DEI FRENI DEVE CAMBIARE”.
“SI. PASTIGLIE… SAPONETTE…”.
CERTO! ALLORA NEL MOTORE, AL POSTO DELL’ OLIO, METTEREMO IL BAGNO SCHIUMA.
SAI CHE FIGA LA MACCHINA CHE FA LE BOLLE…
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