Butto l’occhio in agenda: richiesta per fine maggio, praticamente pieni.
Questi sarebbero gli ultimissimi posti e mancano ancora mesi.
Risento la voce maleducata e stridula.
Non resisto e le dita digitano quasi da sole:
“Gentile Signora x, purtroppo da una verifica più approfondita ci siamo resi conto che non abbiamo in realtà più disponibilità per la data richiesta, mi dispiace molto, cordialità.”
Perché io poi alla fine non ho mica ammazzato nessuno e ogni tanto, se possiamo evitare di roderci il fegato, lo meritiamo.