Una settimana di promo ha sfiorato livelli che, dopo 10 anni a contatto con il pubblico, pensavo non mi stupissero più. E invece…
“Quindi ne pago solo due?”
“Li paga tutti signora, solo che il meno caro verrà scontato a un euro”.
“Ah, ok. Allora no”.
Un signore arriva con due pigiami in cassa, gli dico della promozione:
“Eh…li ho già presi!”
“Io qui ne ho solo due, magari l’ha appoggiato su qualche tavolo… quale modello voleva? Lo prendiamo insieme”.
“Ma li ho lì!” Indicandomi i pigiami che avevo nel sacchetto.
“Questi sono solo due… Ma non è obbligato ad usufruire della promozione se non vuole” dico, sentendomi molto confusa.
“Eh…due! Quelli della promozione!”
Niente, ci ho provato altre due volte a spiegargli che con un euro in più avrebbe avuto il terzo, poi mi sono arresa.
Una signora arriva in cassa con due pigiami (è un must, se la promo è da tre, arrivano in cassa con due).
“Signora, se prende il terzo lo paga solo un euro”.
Lei tutta scocciata:
“Uno è per mia figlia e uno x me. Che me ne faccio del terzo?”
Un suggerimento ce l’avrei…
“Mi scusi, non è obbligata, si figuri! È che a volte il cartello sfugge e magari non aveva letto della promozione”.
“Io leggo tutto!”
(La mia faccia la stai leggendo?)
“Perfetto signora, mi scuso nuovamente”.
Paga con la carta, chiudo lo scontrino.
“No aspetti, prendo il terzo!”
EH. MO TI ATTACCHI AL C***O, SORELLA!
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