In ogni caso non è un mio problema, se non lo ritira, perde la caparra ed io sono coperto almeno in parte del costo.”
Se ne va, ma torna con i carabinieri, accusandomi di frode.
Uno dei carabinieri è palesemente suo amico o conoscente.
Ribadisco la mia posizione, gli faccio leggere copia della ricevuta, cercano di intimorirmi dicendo che non ha valore legale e insistono, al che gli dico che può tranquillamente denunciarmi e che io successivamente chiederò anche i danni di immagine oltre che la diffamazione.
Il carabiniere si allontana con il tizio, confabulano un po’, poi si avvicina nuovamente e mi dice che se lo faccio pagare solo 100 euro il signore non mi denuncia.
Resto fermo sulla mia posizione: ripeto che in primo luogo il prezzo è quello, che non vado nuovamente in perdita per accontentare lui, e che se vuole uno sconto deve ballare la macarena, in bikini davanti al negozio, per due ore.
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