GASTRONOMIA GLUTEN FREE.
“BUONGIORNO”.
“SI, BUONGIORNO, VORREI UN PREVENTIVO PER UN PRANZO E UNA TORTA PER LA COMUNIONE DI MIA FIGLIA”.
“CERTO SIGNORA, HA GIÀ IN MENTE IL MENÙ?”.
“IN REALTÀ VOLEVO UN CONSIGLIO, SA, HO UNA VILLA CON UN GRANDE SALONE E VORREI INVITARE UNA VENTINA DI PARENTI E PENSAVO DI FARE TUTTO IL PRANZO SENZA GLUTINE”.
“BENE, POTREMMO FARE UN ANTIPASTO DI AFFETTATI CON DEI PICCOLI FRITTI, DUE PRIMI, UN SECONDO CON DUE CONTORNI E DIVERSI TIPI DI PANE”.
“QUANTO SPENDEREI?”.
“TRENTA EURO A PERSONA”.
“COMPRESA LA TORTA?”.
“NO, SIGNORA, LA TORTA È A PARTE, VIENE VENTIQUATTRO EURO AL CHILO”.
“MA IO VOLEVO SPENDERE DI MENO…”.
DOPO VENTI MINUTI DI ESTENUANTI TRATTATIVE ABBIAMO RIDIMENSIONATO UN POCHINO IL MENÙ E SIAMO ARRIVATE A VENTIQUATTRO EURO A PERSONA E ALLA TORTA DA UN CHILO E MEZZO.
“MA IL SERVIZIO È COMPRESO NEL PREZZO, VERO?”.
“IN CHE SENSO?”.
“BEH, VISTO CHE LEI È COSÌ “SERVIZIEVOLE”, POTREBBE VENIRE A CASA MIA A SCALDARE TUTTO E A PORTARE IN TAVOLA, POI SI FIGURI, HO ANCHE LA LAVASTOVIGLIE”.
“CERTO, PER QUEL PREZZO LE RASSETTO LA CUCINA, LE BUTTO LA SPAZZATURA E LE PORTO ANCHE A SPASSO IL CANE. CHE GIORNO È LA COMUNIONE?”.
“LA SECONDA DOMENICA DI MAGGIO”.
“NOOOOOOO, CHE PECCATO, HO UN IMPEGNO QUEL GIORNO!”.