Successa ieri sera:
Entrano in tre adulti e un ragazzino di circa 10/11 anni.
Cliente mai visto prima: “Ehi ciao, noi ci sediamo. Ci porti… Aspé, che ci porti? Ah, sì, un succo, due birre, un crodino e questo, quello da mangiare… No, quello no… Questo sì…e si e no”.
Fa niente che c’erano altre persone prima, tanto anche dirglielo non cambia nulla. Per fortuna memorizzo tutto quindi:
Ok, accomodatevi che vi porto tutto.
Li servo. Avanti e indietro tre volte per avere altro da mangiare. No, questo no, quello boh, quell’altro mah. Si vede che leggere il listino/menù è noioso.
Tutto ok. Faccio altro.
Arriva il momento di pagare. Conto unico, offre LUI.
Gli dico il totale. “E no!! No, no, impossibile, hai sbagliato! Io non spendo mai così tanto. Dov’è il listino? Rifai i conti. Ma la sai fare una somma??”
Io zen…con inciso sulla fronte “sei un co***one”.
Purtroppo mi si legge in faccia quello che penso.
Come detto prima, i listini sono sul tavolo, e poi è tutto scritto anche sulle ENORMI LAVAGNE NERE alle mie spalle.
Prende il listino.
Ora faccio la somma, hai sbagliato il totale…che ci vuole… io non spendo così tanto.
Fa la somma a voce alta. Non una, non due, ma ben tre volte. Finché il RAGAZZINO, rivolgendosi al padre con faccia schifata: “Mamma te lo dice sempre che XXX è un Id**ta”.
Sipario. Paga ed escono senza dire più una parola.
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