Supermercato, in cassa.
L’ennesimo cliente, pasticcione e confusionario che blocca la cassa, ma non perde l’occasione di fare battute inutili, con me e con gli altri.
Interviene lui, un secondo cliente in coda:
“Senta! Ma ci muoviamo? Eh?!”.
“Ma lei cosa vuole?”.
“Che si svegli! Sta bloccando la coda perché parla, disturba gli altri e il cassiere, tutto meno che imbustare la spesa!”.
“Ma disturbo chi?”.
“In coda non ha fatto altro che battute inutili e nessuno l’ha ascoltata! Poi ancora col cassiere, che sorride ma non interagisce, chissà quante ne sentirà! Forza, si muova!”.
“Ma come si permette?”.
“Mi permetto perché non ha messo via ancora la spesa, poi non trova il portafogli, poi non ricorda il pin… Ma il tempo e la concentrazione di dire una marea di cavolate e dare spettacolo, a cui nessuno ride, li ha, sì?! Dai! Andiamo avanti”.
Io ho amato quest’uomo.
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