Farmacista e tamponi, capitolo 2:
Ferragosto, per un disguido con le consegne, avevamo i tamponi contati solo per le persone che si erano prenotate per quel giorno e la mattina dopo.
Ore 11.15 entra una signora sui 65 anni messa giù da gara
“È lei che fa i Green pass?”
“Io faccio i tamponi, se poi risulta negativa il green pass le viene rilasciato in automatico.”
“Subito?”
“Nel giro di una mezz’ora.”
“Mi faccia il tampone.”
“Ha prenotato?”
“Ci vuole la prenotazione pure per i green pass?!”
“Purtroppo sì.”
“Ma io devo andare al ristorante, mi serve subito!”
Spiego la situazione
“Non mi interessa, le ho detto che mi serve subito.”
“Se vuole può aspettare fino alle 12.30, se salta un appuntamento le faccio il tampone.”
“Se non salta nulla io rimango qua come una cretina? Poi le ho detto che devo andare al ristorante!”
“Più di così non posso fare, provi vedere in altre farmacie.”
“Col caldo che fa oggi, io mi metto a girare per farmacie… In più lei mi costringe a mangiare fuori senza aria condizionata!”
“Più di così non posso fare.”
“La avverto che se io sto male o qualcuno dei miei amici sta male per colpa sua, io vengo qua e la denuncio!”
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