Vorrei raccontarvi questo episodio che mi è accaduto da cliente.
Tema: vendita on-line ai tempi del Covid-19.
Un negozio di tessuti e stoffe si organizza per la vendita e la spedizione della merce tramite WhatsApp.
Da cliente privato chiedo se è possibile acquistare, oppure se il servizio è attivo solo per chi ha la partita IVA, mi rispondono che qualsiasi persona può acquistare.
Entusiasta mi attivo e faccio la lista delle varie stoffe, con relative misure e tutti gli accessori che mi servono.
Dato che devo sistemare le tende ho chiesto 12mt di stoffa, filo ed altre cose.
Invio la lista e dopo 10 minuti ricevuto questo messaggio:
“Mi perdoni, ma come faccio a spedirle tutto questo materiale? È tanta roba, non posso spedirla, ha qualcuno che può uscire per venire a ritirarla?”
Scioccata, telefono per chiedere informazioni riguardo all’impossibilità della spedizione e mi viene detto:
“Ma signorina, sono tante cose, le dovrei piegare tutte! Non può farne a meno e fare la pizza come fanno tutti?”
“No, perché è finito il lievito di birra nella mia zona. Lei me lo può spedire?!”
…Muto!
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