Per lavoro canto e suono a matrimoni, cresime, battesimi, ecc.
Mi occupo sia di parte sacra (Chiesa), sia laica (intrattenimento post cerimonia).
Sponsorizzata da una mia amica, vengo presentata al fenomeno di turno, che milanese imbruttito levati proprio.

Uella, f**a, fattura, c’ho gli sghei ecc.

Primo incontro, aperitivo in zona super vip di Torino (almeno offerto da lui) in cui mi spiega che si sposa e vuole tutto in grande stile e fighissimo, cerimonia, musica e canti compresi.

Il primo incontro incontro sembra andare bene.
Secondo incontro con anche morosa, di nuovo aperitivo vip, paga lui (ostentando il tutto).

Arriviamo ad un accordo:
Festa con gli amici venerdì sera (musica e intrattenimento), matrimonio sabato (canti e suonare in chiesa), pranzo di sabato più post cena e fino ad esaurimento invitati (non mentale!).

Domenica mega festa con ancora parenti.
Insomma, weekend molto impegnativo, ma fattibile.
Il tutto a Milano.
Nel frattempo vuole affiancarmi coro di suoi amici/conoscenti con tot prove a Milano.
Da aggiungere quindi costi indiretti(viaggi Torino -Milano, pedaggi, benzina, pasti e albergo per pernottamento ecc…)

Tanto lui ha i soldi.

Secondo aperitivo sembra andare bene, morosa mi approva e ci accordiamo su canti, musica ecc.
Alla fine ho l’arroganza di uscirmene con:”Ottimo!
Ti mando poi preventivo spese con costi diretti/indiretti, così se me lo approvi posso iniziare a organizzarmi per prove, canti, suonare ecc…”
Lui, cercando di fare il simpatico con battutone, fa:”Ah, perché, vuoi essere pagata?”
Io, capendo dove vuole andare a parare, ma volendolo smascherare davanti a tutti, con poker face annessa:
Eh sì, sai com’è, ho la pessima abitudine di farmi pagare per i miei lavori! Anche tu fai parte del club?
Lui:” Ah no, guarda ci siamo capiti male.
Io pensavo che potevi offrirmi il tutto e io ti faccio pubblicità.
Sai, ho un sacco di contatti, conosco un mucchio di gente importante e famosa, posso procurarti un sacco di lavori, col mio lavoro ecc…”
Morosa visibilmente imbarazzata, non sapeva più dove nascondersi, rossa come un pomodoro.

Inutile dire che ho gentilmente declinato la generosissima offerta di un tale fenomeno.