Il salone apre alle 8:30. Alle 8, passandoci davanti in cerca di parcheggio, vedo una cliente già fuori. Arrivo alle ore 8:15.
“Mi fai la piega?”
“Ciao, hai prenotato?”
“No.”
“Controllo l’agenda.
Guarda, subito non riusciamo a passarti, abbiamo tutto prenotato, ma, se vuoi, alle 10 volentieri.”
“Ma l’altro ragazzo?”
“Prenotato.”
“Ma l’altra…”
“Prenotata.”
“Maaa…”
“Ti ripeto, non è cattiveria, ma prima delle 10, anche con tutta la buona volontà, nessuno è disponibile.”
“Ma io devo andare via! Allora vado da una altra parte”
Io nella mia testa: “questa non è una minaccia, è un augurio”
“Guarda, mi dispiace davvero, ma se hai urgenza ti conviene sempre prenotare perché se abbiamo tempo combiniamo anche al volo, ma non è detto che riusciamo sempre.”
“Ma io ho provato a chiamare, non ha risposto nessuno.”
“Mi sembra strano, ieri prima di andare via ho controllato il registro e non c’erano chiamate perse. A che ora hai chiamato?”
“Eh, ieri sera.”
Controllo, una chiamata persa alle 20:30.
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