“Ma io non ho preso niente da mangiare.”
Mentre le altre due parlano…

“Ah, non è tuo questo hamburger?”

“No, è suo.” indicando l’amica

“Mi spiace, ho visto la tovaglietta a te ed ho pensato fosse tuo.”
Esordisce l’altra:

“Eh sì, il tuo collega ha sbagliato a metterci le tovagliette.”
Tra l’incredulo ed il basito prendo la tovaglietta di carta, la sposto davanti a lei e le porgo il piatto.
Quanto poteva essere difficile per loro spostare quella tovaglietta o dire al cameriere chi fosse la mangiante? Boh… Difficoltà che non riesco a comprendere.
Arrivano due ragazze, ho il locale pieno ma si sono appena alzati in due, quindi pulisco veloce il tavolo e le faccio sedere.
Ordinano: due bottigliette d’acqua ed una fetta di torta divisa in due. Già sto imprecando perché c’erano altre due persone alla porta che volevano cenare ed io le sto facendo aspettare in piedi per aver fatto sedere queste due. Va beh… Porto acqua e torta e una mi dice che sta arrivando un loro amico e se posso aggiungere una sedia.
Il tavolo a cui sono sedute è quello messo peggio come posizione, lì un’altra sedia non ci sta, ma vedo che si sta per alzare un tavolo da 4 così decido di spostare loro al tavolo da 4 e fare sedere lì i due ragazzi che vogliono cenare. Arriva il loro amico, lo faccio sedere e gli porto il menù.

“No, io non prendo niente.”

“Mi spiace, ma in questo locale la consumazione è obbligatoria, c’è un cartello enorme all’entrata.”