ALCUNI ANNI FA (QUANDO IL SISTEMA DELLA TV ANALOGICA VIENE TOTALMENTE SOSTITUTO DA QUELLA DIGITALE) DEVO SOSTITUIRE IL MIO VECCHIO TELEVISORE LCD CHE, TRA I PRIMI AD AVERE DECODER DIGITALE INTEGRATO, HA BEN DECISO DI NON FUNZIONARE PIÙ A MODO.
VADO IN UNO DEI PRINCIPALI NEGOZI DI ELETTRONICA A COMPRARE UN NUOVO TELEVISORE, TROVANDONE UNO IN OFFERTA CHE FACEVA ESATTAMENTE AL CASO MIO.
MI DANNO IL FOGLIETTO CON CUI DIMOSTRO COSA HO COMPRATO, VADO IN CASSA E POI VADO A PRENDERE IL MIO TELEVISORE AL MAGAZZINO CON L’AUTOMOBILE.
ARRIVO. SONO SOLO. SUONO ED ASPETTO.
NEL FRATTEMPO ARRIVA QUALCUN ALTRO CHE SI METTE A SUONARE IL CAMPANELLO COME SE NON CI FOSSE UN DOMANI.
ARRIVA L’ADDETTO, OVVIAMENTE CON UN PO’ DI FASTIDIO (DALLA SERIE INCAZZATO PIÙ DI KENSHIRO DOPO CHE HA SCOPERTO DI AVERE LE CORNA), E CHIEDE CHI È CHE HA SUONATO.
RISPONDO CHE QUALCHE MINUTO PRIMA ERO STATO IO MA POI È ARRIVATO IL SIGNORE (INDICANDO L’ALTRO CLIENTE) CHE PROBABILMENTE HA PIÙ FRETTA DI ME.
NON FINISCO NEMMENO LA FRASE CHE IL TIZIO, SENZA NEMMENO UNO “SCUSI” O UN “POSSO?”, DÀ DIRETTAMENTE LA RICEVUTA IN MANO ALL’ADDETTO DICENDOGLI DI SBRIGARSI A PORTARGLI IL SUO FRIGORIFERO. CHE HA FRETTA.
IL RAGAZZO MI GUARDA.
IO FACCIO SPALLUCCE E UN SEGNO CON LA MANO IN MODO DA DIRGLI CHE NON MI IMPORTA DI ESSERE ARRIVATO PRIMA.
VA NEL MAGAZZINO E INTANTO ARRIVA UN ALTRO ADDETTO CHE PRENDE LA MIA RICEVUTA E MI DA SUBITO IL MIO TELEVISORE, CHE ERA GIÀ STATO PORTATO VICINO ALL’ACCESSO.
INTANTO CON L’AIUTO DEL SECONDO ADDETTO CARICO IL MIO TELEVISORE MA RESTO, INCURIOSITO.
NON CI SONO NÉ FURGONI NÉ MONOVOLUME NÉ AUTO DI ALCUNA TAGLIA ADATTI A PORTARE UN FRIGORIFERO.
VI SONO SOLO LA MIA AUTO E UNA PANDA CHE SEMBRA ESSER FUGGITA PER MIRACOLO ALLO SFASCIACARROZZE, CON DENTRO UNA SIGNORA IN ETÀ AVANZATA.
CON IL CARRELLO PORTA BANCALI ARRIVANO IL PRIMO ADDETTO E IL MALEDUCATO CHE MI È PASSATO AVANTI.
SI FERMANO PROPRIO DIETRO LA PANDA.
LE DIMENSIONI DELL’INVOLUCRO SONO QUELLE DI UN FRIGORIFERO A DOPPIA PORTA, DI QUELLI “ALL’AMERICANA” PER CAPIRSI.
ONESTAMENTE RESTO INCURIOSITO.
VISTO CHE HO TEMPO VOGLIO PROPRIO VEDERE COME VA A FINIRE.
TRA CLIENTE E ADDETTO VI È UN RAPIDO DIALOGO:
“GUARDI CHE GLIELO POSSIAMO FAR PORTARE A CASA, VIENE UN NOSTRO INCARICATO CHE SI PORTA VIA ANCHE IL VECCHIO”.
“NO, NON VOGLIO PAGARE IL TRASPORTO”.
“È GRATIS”.
“SI… SI… GRATIS. POI QUANDO MI CHIEDE I SOLDI CHE GLI DICO IO? NO, NON MI FIDO, ME LO PORTO A CASA DA ME”.
LA VECCHIA ESCE DALL’AUTO E INTANTO IL PRIMO ADDETTO VA A CHIAMARE IL COLLEGA PER FARSI AIUTARE.
VOGLIONO CARICARE IL FRIGORIFERO SUL TETTUCCIO DELL’AUTO.
MA NON CI SONO BARRE PORTA PACCHI, IL TETTUCCIO È “NUDO”.
QUINDI LA SCENA CHE SEGUE HA DEL SURREALE:
TRE UOMINI CHE TIRANO SU QUESTO ENORME SCATOLONE PER ADAGIARLO SU UN’AUTO CHE NE HA QUASI LE STESSE DIMENSIONI, SBUFFANDO ED IMPRECANDO, MENTRE C’È LA VECCHIA A DARE INDICAZIONI PRATICAMENTE INUTILI.
MESSO IL FRIGORIFERO SUL TETTUCCIO I DUE ADDETTI SI ALLONTANANO, MA NON DI MOLTO.
CON SGUARDO COMPLICE GUARDANO ME CHE ASSISTO ALLA SCENA E, COME PER COMUNICAZIONE TELEPATICA, CI VOLTIAMO SIMULTANEAMENTE AD OSSERVARE.
IO NEL FRATTEMPO MI AVVICINO ANCHE AI DUE.
VEDIAMO QUESTO “SIGNORE” TIRAR FUORI DUE ROTOLI DI NASTRO ADESIVO DA PACCHI MARRONE ED INIZIARE AD AVVOLGERLO ATTORNO AL FRIGORIFERO E ALL’AUTO FACENDOLO PASSARE SOPRA IL CARTONE E SOTTO IL TETTUCCIO TRAMITE I FINESTRINI POSTERIORI, AIUTATO DALLA DONNA ANZIANA.
FINITO IL PRIMO ROTOLO SULLA PARTE POSTERIORE, CON TANTO DI RUMORI DI LAMIERA CHE CHIEDE PIETÀ, PASSANO AL LATO ANTERIORE MA FANNO PASSARE IL NASTRO ADESIVO TRAMITE LE PORTIERE APERTE.
FINISCE ANCHE IL SECONDO ROTOLO, ED IO, A MEZZA VOCE DICO “NON REGGERÀ”.
I DUE ACCANTO A ME, IN CORO, RISPONDONO “NEMMENO PER IL C***O”.
L’ATTEMPATA ENTRA IN AUTO E CHIUDE DELICATAMENTE LA PORTIERA, IL TIZIO GUARDA E SEMBRA SODDISFATTO. QUANDO ENTRA LUI CHIUDE LA PORTIERA, MA CON MOLTA MENO GRAZIA.
DA FUORI È PALESE CHE SI È IN PARTE ROTTO IL NASTRO DA PACCHI.
PARTE CON CALMA E LA MACCHINA ALLE CURVE PRENDE INCLINAZIONI, CHE NEMMENO LA DUE CAVALLI IN ROTONDA REGGEREBBE, PER UN EVIDENTE SPOSTAMENTO VERSO L’ALTO DEL BARICENTRO DEL VEICOLO.
ARRIVANO ALLO STOP PER USCIRE DALLA ZONA CARICO SCARICO ED ACCELERA IN MODO BRUSCO PER ACCEDERE ALLA STRADA E USCIRE DAL PARCHEGGIO DEL NEGOZIO.
OVVIAMENTE CURVA SECCA E…
IL NASTRO DA PACCHI DÀ L’ULTIMO SALUTO ALLA SUA RESISTENZA.
IL FRIGORIFERO VOLA GIÙ DAL TETTUCCIO FRACASSANDOSI LETTERALMENTE AL SUOLO ROTOLANDO PER UN PO’ LUNGO QUELL’AREA DEL PARCHEGGIO A QUELL’ORA, FORTUNATAMENTE, VUOTA.
LUI SMONTA E GUARDA IL DISASTRO.
IL FRIGORIFERO DIFFICILMENTE È SOPRAVVISSUTO ALLA ROVINOSA CADUTA.
NON MI AVVICINO NEMMENO PER VEDERE COME È RIDOTTO, SEMPLICEMENTE LO IMMAGINO.
AD UN CERTO PUNTO SI GIRA E AD ALTA VOCE DOMANDA AI DUE ADDETTI:
“È ANCORA IN GARANZIA. POSSO CAMBIARLO?”.
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