(Ottimo, ce la possiamo fare).
“Mi dia i documenti che controlliamo…
A nome suo non c’è nulla, ha documento e il codice fiscale del bimbo?”
“No.”
“Eh, ho bisogno dei documenti, dove c’è anche scritto che lei è il padre.”
(Poi mi viene un flash, data l’età dell’uomo, magari il bimbo in realtà ha 14 anni e ha giustamente i suoi documenti in tasca)
“Scusi ma quanti anni ha il bimbo?”
“Diciotto.”

Penso di averlo fissato per almeno 20 secondi buoni senza parlare.

“Scusi ma il” bimbo” ha 18 anni? Già compiuti?”
“Sì.”

(Espressione cambiata)

“Scusi, ma a 18 anni non è un bimbo, a 18 anni è maggiorenne, deve venire lui!”

Fa un’espressione inebetita come se avessi chiamato qualcuno per spostare l’unicorno rosa parcheggiato in divieto di sosta di fianco alla macchina che fa i popcorn che non fanno ingrassare.